La fabbrica delle parole
By Erik Orsenna
- Release Date: 2014-09-04
- Genre: Fiction for Kids
Non fidatevi! Le parole non sono quello che si crede: animaletti dolci e mansueti ai quali non capita mai niente. Le parole amano l’amore. Ma anche la lotta. Perciò si trovano invischiate in ogni sorta di avventure, sentimentali e pericolose. Pericolose per coloro che le raccontano. Pericolose anche per coloro che le ascoltano». L’isola delle parole è un luogo incantevole, dove la grammatica è una canzone dolce, le virgole danzano, e il congiuntivo è protetto da cavalieri. Ma una grave minaccia incombe sulla Fabbrica delle Parole e qualcuno dovrà intervenire al più presto per difenderla... Il terribile dittatore Necrode ha capito quanto sia pericoloso permettere alle idee di diffondersi e alle persone di parlare, così prende una decisione drastica: sulla sua isola paradisiaca nessuno potrà più chiacchierare. Fa sparire tutti i termini inutili e pubblica la lista delle dodici parole con cui è permesso esprimersi, fra cui spicca, naturalmente, ‘acclamare il Presidente a vita’. Giovanna e i suoi compagni capiscono la gravità delle nuove regole e decidono di ribellarsi. Inizia così il loro incredibile viaggio alla scoperta dell’importanza delle parole nella nostra vita. Fino ad arrivare alla Fabbrica delle Parole, vera e propria officina in cui si forgiano nuovi termini e dove ognuno può cimentarsi a crearne di nuovi. Da un autore best seller, maestro della prosa contemporanea, un racconto poetico sul vero significato delle parole, un inno alla fantasia e alla creatività del linguaggio, un messaggio d’amore per la lingua e la sua ricchezza, nascosta fra i ‘segreti’ della sua origine. «Orsenna ha deliziato più di un milione di lettori (giovani e meno giovani) con le sue odi alla grammatica, al congiuntivo, agli accenti e alla punteggiatura. Ora si fa difensore delle parole». L’Express «Orsenna vi riconcilierà con il mondo di nomi, pronomi, aggettivi e verbi». Avvenire «È il professore di francese e geografia che tutti avremmo voluto avere». Paris Match